Tra le manifestazioni che la Aletti editore ha ideato, il Premio di Poesia Inedita Parole in fuga è quello che ha il nome più suggestivo, che rimanda a una immagine cristallina: la diserzione non delle emozioni o dei sentimenti, ma delle parole, in un'epoca in cui il vociare, il rumore di fondo, il luogo comune, stanno occupando spazi sempre più ampi.
I liberi pensatori, i poeti, sono costretti a confrontarsi giornalmente con la claustrofobia delle idee, contro la quale c'è un solo rimedio, quello di abbandonare la piazza dove tutti sostano in maniera magmatica e indistinta, a favore di un percorso più solitario, ma certamente più autentico.
Tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti
I versi raccolti in questa preziosa antologia brillano come candele di speranza e rischiarano il mondo odierno, offuscato dal buio e ottenebrato dall'odio. […] Le poesie della presente raccolta diffondono sentimenti di giustizia, democrazia e libertà, innalzando le nostre poetesse e i nostri poeti al ruolo di ambasciatori di pace e costruttori di un mondo migliore e consentendoci di allontanare dai nostri cuori spaventati le immagini di terrore, odio e violenza. [...] Voi poeti siete la fiaccola accesa dell'amore, siete la voce dell'amore e siete chiamati a diffonderlo e seminarlo ovunque al posto dell'odio, delle controversie e dei particolarismi. Il ruolo della poesia, nell'attuale difficile contesto, diventa vitale ed insostituibile, come risulta evidente della lettura delle opere del prestigioso concorso letterario “Parole in fuga”, saggiamente indetto dal Presidente e Poeta Giuseppe Aletti, che si prodiga per condividere e diffondere tra l'appassionato pubblico testi di alto valore culturale.
Tratto dalla prefazione di Hafez Haidar